C'è una squadra di calcio lontana, alla periferia del calcio europeo, nel cuore della Serbia, la Vojvodina. Nella cittadina di Novi Sad, per l'appunto, la Vojvodina ha costruito la sua storia calcistica, un canto di una sirena dalla voce possente, un romanzo a più volumi che racconta storie di gloriosi trionfi e nobili sconfitte. Dal 1914, anno della sua fondazione, una costante nelle statistiche della Vojvodina è la sua resilienza. Attraverso vittorie e sconfitte, pareggi e gol segnati, la Vojvodina non ha mai smesso di lottare. Le stagioni passate sono testimonianza di un totale di 1450 vittorie, 998 sconfitte e 1032 pareggi, con un totale di 5428 gol segnati e 3759 gol subiti. La squadra ha un passato glorioso, con i suoi anni d'oro che risalgono agli anni '60 e '80, quando ha collezionato i due titoli della Prva Liga jugoslava che ancora adorna le sue vetrine. Due volte campioni della Jugoslavia, nel 1966 e nel 1989, promisero al mondo che la Vojvodina era e sarebbe sempre stata una forza nel calcio. In quegli anni, i giocatori di grande spessore come Safet Sušić, Zlatko Čajkovski e Todor Veselinović, avevano la maglia rosso-blu ben stretta ai loro corpi sudati, combattendo per i colori della loro amata Vojvodina. Safet Sušić, soprannominato 'Pape', era un centrocampista offensivo, considerato uno dei migliori giocatori bosniaci di tutti i tempi. E poi c'era Zlatko Čajkovski, un tumore dopo aver giocato per la Germania Ovest nelle finali della Coppa del Mondo del 1954, e Todor Veselinović, un attaccante serbo che fu capocannoniere della Prva Liga jugoslava con la Vojvodina per ben tre volte. Le antiche gesta di questi eroi sono ancora oggi inondate di rispetto, e in ogni angolo del vecchio stadio Karađorđe si avverte il loro spirito. Gli spogliatoi, i corridoi, perfino l'aria che si respira, sono impregnati del loro sudore, della loro passione e del loro rispetto per il gioco e per il club. Oggi, la Vojvodina può non essere più in grado di raggiungere quei vertici, ma conserva ancora il suo orgoglio, il suo spirito combattivo e una fede indomabile nei successi futuri. Il club continua a godere di una fedele base di tifosi, che riempiono il vecchio stadio Karađorđe ogni settimana, cantando e incoraggiando la loro squadra, sognando trionfi futuri in patria e in Europa. Credono nel loro motto, 'La forza è nella nostra unità'. E mentre la squadra di Novi Sad si prepara per l'avvincente climax del calcio serbo, la domanda rimane: Quale saranno le prossime imprese di questa valorosa squadra? Solo il tempo può fornire la risposta. Per ora, la storia continua.